Le nuove sfide per le aziende di stampaggio materie plastiche
Ambiente, competitività, lavoro e digitalizzazione: questi i temi che coinvolgeranno le aziende di stampaggio materie plastiche nei prossimi anni.
Analizzare i dati per rispondere al mercato
Crediamo sia giusto, oggi più che mai, fermarci a commentare i dati che emergono dai confronti tra imprenditori e associazioni di categoria nel settore dello stampaggio di materie plastiche. Per capire quali sfide ci aspettano e valutare i diversi approcci che possano rivelarsi proficui e in linea con le aspettative del mercato.
Fino a qualche anno fa le principali preoccupazioni degli industriali italiani delle materie plastiche erano:
- domanda e offerta
- concorrenza internazionale
- costi e disponibilità di materie prime
Il settore è in ripresa
Partiamo dai fondamentali, che sono buoni. Sotto il profilo economico, la crisi sembra alle spalle e le aziende rimaste possono tirare il fiato. Nella produzione di manufatti in plastica operano nel nostro paese circa 11.000 imprese. Di queste realtà ecco un po’ di dati interessanti:
- Una su cinque delle aziende italiane è attiva in Europa
- Nel 2017 hanno realizzato un fatturato intorno a 31 miliardi di euro
- Hanno portato a casa un +2,3% in più rispetto all’anno precedente.
- L’export traina il settore.
Le esportazioni di articoli in materie plastiche hanno raggiunto l’anno scorso un valore di 11,7 miliardi di euro, con un incremento intorno al 7% rispetto al 2016. La quota di esportazioni sul totale della produzione italiana si attesta così al 38,7% (era il 37,7% nel 2016) con un saldo commerciale positivo (export/import) di 5,2 miliardi di euro.
Le aziende di stampaggio materie plastiche subiscono gli effetti di una dilagante disinformazione
Oggi la minaccia incombente per chi opera in questo settore è quella legata ai danni che le materie plastiche arrecherebbero all’ambiente.
L’idea che si va radicando nell’opinione pubblica è quella di un materiale scomodo, sporco, inquinante. Immagine che non riflette la realtà, ma non sembrano bastare ragione e numeri per riportarla alle sue dimensioni reali. Un problema da affrontare, senza dubbio, ma con lucidità e seguendo un approccio scientifico.
Condividiamo quanto dichiarato da Giorgio Quagliuolo, Presidente di Federazione Gomma Plastica:
«Siamo diventati il nemico numero uno dell’ambiente, è questa l’immagine che i mass media stanno dando di noi». Un problema da non sottovalutare, che secondo Quagliuolo «non si risolve con il mito della biodegradabilità, della compostabilità, del ritorno a materiali considerati, a volte senza ragion veduta, più naturali». Nella sfida verso un utilizzo efficiente delle risorse naturali, le aziende del settore possono portare soluzioni tecnologiche e innovazioni, come dimostrano il contributo dei materiali isolanti all’efficientamento energetico degli edifici, che consente di ridurre il consumo di combustibili e le emissioni climalteranti.
«Chiunque creda in una facile sostituzione dei polimeri nei loro settori applicativi dovrebbe prima fare i conti con i risparmi di emissioni di CO2 resi possibili dalle loro applicazioni»
ha ricordato Quagliuolo. «La propaganda demagogica, ovvero il tentativo deliberato e sistematico di plasmare percezioni e manipolare cognizioni, si sostituisce spesso al raziocinio, alla facoltà di ragionare e di riflettere con equilibrio e buon senso». Con il risultato di installare nei cittadini “istinti anti-industriali”.
Competitività e tecnologia
Come gruppo Ansa Compositi crediamo ci sia ancora molto da fare, non solo in termini di corretta informazione. Infatti ci stiamo impegnando in termini di competitività, per offrire le migliori tecnologie, anche grazie a partnership internazionali. Ecco perché abbiamo stretto nuovi accordi commerciali con aziende asiatiche. In tal modo siamo certi di fare bene per i nostri dipendenti, i quali a loro volta possono lavorare, condividere e acquisire nuove competenze in modo continuo.
Al tempo stesso siamo in grado di offrire soluzioni che possano giovare ai nostri clienti adesso e in futuro.