Una nuova ispirazione per l’uso dei polimeri
È stato lanciato ufficialmente a fine settembre il progetto di ricerca europeo Polynspire; volto a individuare nuovi processi di riciclo di polimeri e plastiche da rifiuti urbani e industriali più economici e sostenibili sotto il profilo ambientale. Ha l’obiettivo di trattare il 100% dei flussi contenenti almeno l’80% di plastica.
Il progetto, finanziato con 10 milioni di euro, coinvolgerà nei prossimi quattro anni ventidue partner, coordinati da Circe.
Aree di ricerca del progetto
Il progetto Polynspire fa parte del programma di ricerca e innovazione Horizon2020, promosso dall’Unione Europea. Ha l’obiettivo di porre in atto una serie di soluzioni, competitive sul piano dei costi quanto per qualità d’innovazione e sostenibilità. Soluzioni volte al miglioramento dell’efficienza energetica e nell’uso delle risorse nell’ambito del riciclo di polimeri da rifiuti post-consumo e scarti industriali con un contenuto polimerico pari all’80%.
Polynspire prevede tre aree di ricerca:
- riciclo chimico mediante microonde e catalizzatori magnetici al fine di recuperare monomeri e additivi con valore economico, quali fibre di vetro e di carbonio;
- additivazione e irradiazione ad alta energia per migliorare la qualità delle plastiche rigenerate;
- valorizzazione dei rifiuti plastici come fonte di carbonio nell’industria dell’acciaio.
Riciclo: obiettivo comune
Per il 2019, gli organizzatori hanno annunciato l’ampliamento delle categorie di progetto a otto:
- innovazione tecnologica di prodotto in materiale plastico riciclato,
- innovazione di sistema manifatturiero,
- prodotto d’imballaggio in polimeri,
- ambasciatore del riciclaggio della plastica,
- prodotti in materiale plastico riciclato provenienti dai settori edilizia e costruzioni,
- casalinghi e tempo libero,
- automotive,
- elettrico ed elettronico.
“Il lancio dei premi ha dimostrato che un sostanzioso numero di aziende è fiducioso nell’impiego dei polimeri riciclati nei propri prodotti, di qualità comparabile a quelli realizzati da materiali vergini. Con la seconda edizione intendiamo mostrare che esiste una miriade di applicazioni ove le materie plastiche sono e possono essere utilizzate. È importante divulgare che le materie prime seconde non sono usate solo in applicazioni di nicchia ma perfette nei prodotti di utilizzo quotidiano”, spiega Ton Emans, presidente PRE.